"Questa e' la storia di uno di noi", parola di un noto cantante.
Era il 1970 quando da giovane meccanico provai la prima Autobianchi a 112.
La maneggievolezza e l'accelerazione mi entusiasmarono a tal punto che decisi subito di
acquistarla. Dopo solo un anno correva voce che da lì a poco sarebbe stato prodotto un modello
Abarth e fu così che nel 1971 possedevo gia' il modello A112 58hp.
Per poterla avere ho fatto a gara con un noto calciatore vincendola con il pretesto di correre cosa
che fu di maggior impatto con il concessionario che preferì i rally allo stadio.
A fine 1974, seppur ancora perfetta e con i "parafangoni larghi", decidevo di cambiarla con il
nuovo modello 70 hp. Dopo varie gare, modello dopo modello, alla fine del 1985 decidevo di
vendere casco, tuta e la mitica A112 Abarth, protagonista di molte soddisfazioni.
Non piu' giovanissimo e con la chioma non piu' bionda ma grigia, la passione dai rally si
spostava al collezionismo.Ho raggiunto il traguardo che mi ero prefissato,
una dopo l'altra ,lavorando anche per le ferie, ho tutte le sette serie delle A112 Abarth.
Ancora oggi, dopo tanti anni, provo tanta soddisfazione quando un amico o appassionato mi viene
a far visita lasciandomi un racconto una storia ,una dedica scritta.
Fra le tante ne cito una che dice "Sembrano sette alunne con il suo maestro".
Molti giovani mi chiedono consigli con interesse su come restaurare una A112, e con molto piacere
sono lieto di aiutarli, forte della mia esperienza.
Il mio piu' grande rammarico é di non aver conservato nessuna delle 14-A112 Abarth con le quali
ho gareggiato nei vari Rally.
E la storia Continua..............................................
Grazie A112 Abarth.
Tiziano Tani.
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